Camici bianchi in fuga, più di novemila medici hanno lasciato l’Italia negli ultimi otto anni.
Negli ultimi otto anni più di novemila medici hanno lasciato l’Italia per andare a lavorare all’estero. I dati sono quelli della Corte dei Conti che ha compilato l’ultimo Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica.
Più di novemila medici hanno lasciato l’Italia negli ultimi otto anni
I dati fotografano tutti i limiti del sistema sanitario italiano, che dal punto di vista del lavoro negli ultimi anni si è dimostrato decisamente poco competitivo. E la conferma arriva dai numeri.
Negli ultimi otto anni più di novemila medici che si sono formati in Italia si sono trasferiti all’estero dove hanno trovato la realizzazione professionale. Le mete più ambite sono state Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia, che hanno accolto i nostri camici bianchi in fuga.
Cervelli e camici bianchi in fuga
Il problema è ricorrente. L’Italia è in grado di formare professionisti validi e apprezzati anche all’estero, ma troppo spesso non riesce a garantirgli un posto stabile o una adeguata retribuzione.
La lezione dell’emergenza coronavirus
Per quanto riguarda il sistema sanitario, dopo anni di tagli, la speranza è che possa nascere qualcosa di buono dall’emergenza coronavirus. Medici e infermieri riconosciuti come eroi nazionali, ma bisogna garantire un posto agli eroi del domani, anche per evitare di farsi trovare impreparati nel caso in cui il Paese fosse costretto ad affrontare una nuova emergenza sanitaria.
Il governo ha mosso i primi passi con gli ultimi decreti. La sensazione è però che si debba rivedere parzialmente il sistema sanitario, almeno per quanto l’accesso al mondo del lavoro dei nuovi medici. Professionisti che si formano nei nostri istituti, che rappresentano un motivo di vanto per quanto riguarda il mondo dell’istruzione.